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martedì 29 novembre 2011


La Tecnologia Digitale
  • Nel 1976 avvenne il salto dalla consolidata tecnologia dei dischi 45 g. e dei long playing ad una nuova rivoluzionaria tecnologia: la registrazione ottica digitale. Dalla ricerca della Philips, conseguente ai primi studi sulle memorie ottiche condotti agli inizi degli anni 60 in USA da Westinghouse e dai Bell Laboratories, nacque nel '76 ilCD-Audio (Compact Disc Audio). Ma il CD può rendere finalmente attuabile un'altra esigenza, ossia quella di poter "saltare" con perfetta precisione all'inizio del brano desiderato (per ascoltarlo o per copiarlo): una cosa impossibile con i nastri, fattibile con gli LP ma comunque piuttosto difficoltosa per la necessità di precisione del punto in cui il braccio del giradischi deve essere collocato. Per questi motivi, ma soprattutto per la qualità del suono, la leggerezza e l'assenza di usura, il CD ha avuto via via un successo crescente ( nel 1988 negli Stati Uniti le vendite di CD superarono quelle dei dischi in vinile) fino alla definitiva assoluta affermazione come mezzo pressoché universale di riproduzione del suono.
  • Un altro supporto di registrazione si affacciò sul mercato nel 1987: il DAT (Digital Audio Tape). Il DAT ha rappresentato dal punto di vista qualitativo un miglioramento per la riproduzione e conservazione del suono, ma ha trovato successo commerciale pressoché solo negli ambienti professionali del trattamento del suono.
  • Anche se il CD è poco più che ventenne, il suo standard è ora messo in discussione dall'ultima innovazione, il Digital Versatile Disc (DVD) che sta cominciando a penetrare il mercato di massa. In questo caso non si tratta di una rivoluzione come quella operata dal CD (in fondo si rimane comunque nel digitale), ma la qualità offerta dal DVD e la capacità del nuovo supporto sono significativamente superiori. I DVD hanno le stesse dimensioni dei CD e si dividono in DVD-Video che servono per vedere i film e in DVD-Audio che, come i CD musicali, servono per registrare solo tracce audio.
  • La tecnologia digitale del compact disc si può dire che ha introdotto il concetto dimultimedialità nell'evoluzione del computer il quale sta diventando uno strumento sempre più utilizzato per la memorizzazione e manipolazione di immagini e suoni esaltate dal boom di Internet e dallo sconfinato patrimonio informativo che essa mette a disposizione. 
    Il grande aumento di accessi al web ha spinto la ricerca verso le soluzioni che potessero conciliare la ancora limitata velocità di trasmissione delle reti con la sempre maggiore richiesta di contenuti multimediali da parte degli utenti.
    Da queste ricerche è scaturito il formato MPEG (Moving Picture Expert Group) Layers 3, comunemente conosciuto come Mp3, il quale, utilizzando un complesso metodo di compressione consente di "racchiudere" megabyte in uno spazio 10 volte inferiore a quello utilizzato in un CD-Audio.

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